Compositore, organista e clavicembalista. Trasferitosi appena dodicenne a Roma, fu allievo di L. Vittori e A. Cesti; dal 1661 operò come organista presso varie chiese e oratori, entrando verso il 1669 al servizio del principe Borghese come clavicembalista da camera. Apprezzato come concertista da Cristina di Svezia, da Ferdinando de' Medici, dall'imperatore Leopoldo i, si esibì anche all'estero, tra l'altro alla corte di Luigi xiv. La sua produzione più notevole è quella per strumento a tastiera; in questo campo egli curò stilisticamente la toccata, contribuendo a renderla complementare alla fuga, e fu tra i primi autori di sonate, preannunciando D. Scarlatti. Compose 24 toccate, 18 partite, 11 suites, concerti, sonate per uno e per due clavicembali; ma coltivò anche il genere teatrale con una quindicina di opere, quello dell'oratorio con oltre 15 lavori, oltre alla cantata e al mottetto. Scrisse infine i Saggi di contrappunto e le Regole per ben sonare il cembalo o organo (perduto).